NOTIZIARIO COVID19

LABORATORO DI ESPRESSIONE CREATIVA
Boccaccio afferma che l'epidemia del 1348 favorisce convinzioni non sempre corrette. Accade anche oggi, nell'emergenza COVID-19, che ci siano delle contraddizioni. Raccontale, con immagini e parole.
Storytelling a cura della classe IIIC GRAFICA E COMUNICAZIONE IISS "G. Salvemini"
IL NEMICO INVISIBILE
La situazione che stiamo vivendo ha preso alla sprovvista tutti. Di punto in bianco ha cambiato le nostre abitudini, facendoci percepire la paralisi e l’impotenza generata da un nemico invisibile e molto forte. Vivo una situazione molto stressante: vorrei uscire, fare attività fisica, vedere i miei amici, andare a mangiare fuori. Mi manca la libertà, sto capendo sempre di più l’importanza di questa parola. Non vedo l’ora di tornare alla normalità.
Nicola Palmisano
 
RISPETTO DELLE REGOLE
In questo periodo fortunatamente la maggior parte della gente è rispetta le restrizioni imposte per ridurre l’epidemia del contagio di Coronavirus. Purtroppo, una piccola parte della popolazione italiana crede che non ci sia “realmente” una situazione d’ emergenza e che il Coronavirus sia soltanto una scusa per mascherare interessi politici o economici. Sentendosi presa in giro, continua ad uscire o a non rispettare le misure di contenimento imposte, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri.
Matteo Loré
 
FIDUCIA

Quando ci si trova di fronte ad un’epidemia si cerca sempre di capire quale sia la causa e questa ricerca di spiegazioni porta spesso la gente a pensare tra le più svariate risposte. Ancora oggi come nel 1300, parte della popolazione tende a dare la risposta scaricando le proprie teorie su una possibile punizione divina per punire i peccatori. Credo che la scienza e la storia nel corso dei secoli hanno smentito queste credenze dimostrando le vere cause delle varie malattie che hanno colpito la popolazione mondiale, e anche questa volta, con il giusto tempo otterremo le riposte giuste.
Simone Sibilio
RESPONSABILITA'
Secondo me ognuno di noi dovrebbe essere responsabile, restare a casa e seguire le regole. Ognuno di noi dovrebbe smettere di essere così “individualista” e pensare che oltre a mettere in rischio la propria vita, mette in rischio la vita di tutti gli altri. Ci sono anche molte persone famose considerate “influencer”, che non sono competenti e lanciano dei messaggi sbagliati. Ritengo che molte persone “irresponsabili” non hanno capito la gravità della situazione e che dalla loro “decisione” di uscire di casa dipenda la sorte della propria famiglia e delle persone che lo circondano. Moltissime volte si ammalano persone che non possono essere curate perché non ci sono abbastanza posti letto e quindi inevitabilmente muoiono. Bisogna restare a casa e uscire solo per andare al supermercato, in farmacia o per urgenze.Ovviamente bisogna uscire con le giuste precauzioni, mascherine, occhiali per proteggerci gli occhi e ogni volta bisogna lavarsi le mani e igienizzarle. Penso sempre positivo e spero che la gente ci pensi due volte prima di uscire.
Anita DiToma
 
REGOLE
Oggi durante l’emergenza che stiamo vivendo alcuni mantengono comportamenti non corretti e non rispettosi nei confronti di tutti. Il presidente del Consiglio Conte ha emanato più decreti, sta a noi applicarli con responsabilità e ragionevolezza. Ci sono delle regole da rispettare: indossare mascherine e guanti quando si esce, lavare spesso le mani,disinfettare le mani, uscire il meno possibile da casa, uscire una persona per famiglia e solo in caso di necessità, mantenere un metro di distanza da una persona all’altra.
Irene Lacorte
 
INFORMIAMOCI

Accade anche oggi che nascano delle convinzioni non corrette, soprattutto per la disinformazione. Più si è disinformati e più si spargono in giro notizie. Purtroppo, in questo periodo c'è molta paura tra le persone e chiunque dica qualcosa viene preso sul serio da chiunque. Questo accade per ignoranza perché si crede anche a fonti non attendibili, spesso tratte dai social. La differenza tra la peste del 300’ e il Covid-19 è sicuramente la gravità della malattia. Oggi, per fortuna, siamo anche in grado di essere curati grazie alla medicina, invece per le povere persone del 300’ tutto quello che avevano non era quasi niente in confronto alle cure odierne. Come sappiamo dovremmo solo credere alle fonti attendibili, dobbiamo restare a casa in quarantena, uscire solo se per urgente necessità, lavarsi spesso le mani.

Vincenzo Vinci


 
CACCIA AL COLPEVOLE
Photo Silvestro Giannoccaro
Nel 1348 incolparono gli ebrei per la peste, oggi si fa la stessa cosa con gli asiatici, pensando a loro per il COVID-19. Da sempre l'uomo vuole dare la colpa a qualcosa e qualcuno, così è sempre è stato e sarà.
Poi gli stessi cacciatori di colpe vogliano andare a festeggiare, ballare e bere nelle taverne, nel medioevo nel bel mezzo di una epidemia come la peste, e oggi per la pandemia in corso. La paura genera comportamenti e reazioni differenti, che non tutti possiamo capire, ma l’unica cosa da fare è cercare di restare uniti (a distanza) e di far il necessario perché tutto finisca bene.
andràtuttobene

Natalia Montalvo
 
FAKE NEWS 3
PHOTO Alessia Ostuni