La rabbia è l’emozione che manifestiamo di più. Si ha, purtroppo, soprattutto con le persone a cui siamo più legati, come i genitori, i fratelli o le sorelle, in quanto perché proprio da loro ci aspettiamo di essere
ascoltati o capiti, ma non sempre è così. Prende vita dall’istinto di difendersi da un’ingiustizia o da un torto subito e ci rende violenti, cattivi,
dispettosi, vendicativi, prepotenti, alziamo il tono di voce, urliamo. La
rabbia subentra quando penso di poter fare di più ma, per qualche ragione, ottengo sempre di meno. Subentra quando qualcuno mi vieta di fare qualcosa che voglio fare a tutti i costi. Subentra quando non c’è rispetto, quando qualcuno ti insulta o ti sottovaluta, quando qualcuno non rispetta le tue scelte e non riesce mai a capirti. Può avvenire quando veniamo trattati male, quando siamo costretti a fare qualcosa contro la nostra volontà, quando veniamo delusi, traditi. Traspare quando sappiamo di essere odiati, quando qualcuno si prende gioco di noi, quando veniamo giudicati. Quando siamo arrabbiati e digrigniamo i denti, serriamo le labbra, stringiamo i pugni, abbiamo un nodo in gola, le gambe tremano e gli occhi si riempiono sempre di più di lacrime che molto spesso non riusciamo a fermare.
Osservando la nostra rabbia, capiremo su cosa lavorare per migliorarci.
Impariamo a prenderci cura delle nostre emozioni e a non sottovalutarle mai, perché sono quelle che rappresentano la nostra persona.
Senza gioia, senza paura, senza rabbia non saremmo quelli che siamo.
Alena Loprete